 | La mostra dedicata ai vasi bonsai. |  |  |
| | Crespi Pot Cup |  | Un bonsai non può intendersi tale senza il suo complemento essenziale: il vaso. Perfino la traduzione letteraria degli ideogrammi che formano la parola bonsai significa albero e vaso. Quest'anno nel Raduno Internazionale del Bonsai ha preso posto anche una nuova competizione denominata Crespi Pot Cup e dedicata appunto ai contenitori per bonsai, nella quale sono stati esposti sia vasi antichi, sia vasi realizzati da famosi maestri vasai come Peter Krebs e Petra Engelke. Vincitore di questa prima edizione è stato Massimo Verri, che con 84,3 punti è riuscito ad accaparrarsi la nuova coppa creata dal maestro Della Bella, grazie ad un vaso in grès di forma esagonale, con raffinati decori in rilievo, di origine cinese. |
| È Massimo Verri il vincitore della prima edizione della Crespi Pot Cup. Lo abbiamo incontrato per sapere qualcosa di più su lui e il suo vaso... Complimenti per la bella vittoria Signor Verri. È un collezionista di vasi o un bonsaista? Sono principalmente un bonsaista, ma come tutti i bonsaisti amo avere qualche vaso da parte. Si tratta di una competizione ancora unica in Europa, cosa si prova ad esserne il 1° vincitore? Una sensazione unica che mi ha molto gratificato ed anche emozionato quando ho ritirato il premio. Ci parli del suo vaso, da dove arriva, quali sono i suoi pregi? È un vaso che mi è stato regalato nel 1994 da un grande amico e conosciuto professionista nel mondo dei bonsai. Egli nei primi anni ottanta lo ha acquistato in Cina, nei pressi di Shanghai, con altri vasi della sua collezione. Appena l'ho visto mi è piaciuto tantissimo per le decorazioni, la forma, il colore e poi perché… è bello. Lo userà mai per uno dei suoi bonsai? Non è un vaso che si possa utilizzare per una delle mie piante; è bello così, da solo. Forse un domani se avrò un bonsai mega… come dice l'amico Adriano Sartirana, può darsi che lo usi.
|  Massimo Verri, a sinistra, ritira la Crespi Pot Cup. |  |
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